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L'elemento Tempo

La maggior parte delle tecniche di analisi studiano il cambiamento dei prezzi rispetto al tempo. Consideriamo l'effetto del tempo nei due grafici qui sotto, ciascuno dei quali rappresenta un incremento nei prezzi da livello 25$ a livello di circa 45$.

La figura 1 mostra il titolo Merck, le cui quotazioni sono salite nel corso di 12 mesi in maniera piuttosto lineare. Gli investitori hanno, quindi, continuamente sostenuto il trend nel corso dei 12 mesi.


Figura 1


La figura 2 mostra il titolo Disney, le cui quotazioni sono anch'esse passate dai 25$ ai 45 ma in maniera diversa dalla figura precedente. Praticamente ci sono stati solo 2 forti movimenti rialzisti, nel corso dell'anno. Dopo il primo forte rialzo si è registrato un lungo periodo in cui le quotazioni dei prezzi sono rimaste in fase laterale. In questa fase si è sviluppata tra gli investitori la "convinzione" che poi ha portato e sostenuto il secondo rialzo.

Figura 2


La pausa di consolidamento dopo una rapida fase di crescita è un fenomeno comune. Le persone hanno difficoltà ad accettare i nuovi prezzi, le nuove valutazioni improvvise. Hanno necessità di un po' di tempo per accettarle "psicologicamente". Ad esempio, quello che un tempo appariva molto costoso potrebbe, un giorno, non sembrarlo più poiché le aspettative sono aumentate.

Questo è un aspetto fondamentale nei grafici point&figure, poiché in questo tipo di grafico viene completamente ignorato il "fattore tempo" e si prendono in considerazione solamente la variazione nel "prezzo".

 

Un semplice approccio

Esistono molte tecniche di analisi. La parte più difficile dell'analisi tecnica è scegliere quale utilizzare! Dovremmo farlo seguendo alcuni punti.

  1. Determinare le condizioni generali del mercato.
    Se stiamo lavorando con titoli azionari dovremmo determinare il trend nei tassi di interesse, il trend del mercato principale (NYSE o S&P negli Stati Uniti) e capire il sentiment degli investitori (leggendo, ad esempio, i quotidiani).

  2. Scegliere i titoli azionari (stock picking).
    Dovremmo scegliere i titoli all'interno dei settori che stanno sovraperformando il mercato generale. Possibilmente azioni di titoli che conosciamo già o che siano tra i più rappresentativi di quei settori.

  3. Determinare il trend del titolo.
    Occorre capire quale sia il trend primario per sapere se la nostra operatività dovrà essere impostata al rialzo od al ribasso. Sempre operare nel verso del trend. Le operazioni in cerca dei punti di inversione sono pericolose e spesso, prima di trovare il punto di ingresso corretto, si subiscono molti loss consecutivi. L'utilizzo di una semplice media a 200 giorni (39 settimane) può essere di aiuto.

  4. Selezionare i punti (livelli) di ingresso.
    Il timing, il punto di ingresso, può essere individuato tramite l'utilizzo delle tecniche occidentali di analisi (oscillatori, pattern di prezzo, tecniche di setup, linee di tendenza...). Prendere posizione solo in coerenza col trend.

Molto del vostro successo nell'analisi tecnica deriverà dalla esperienza. Il fine non è trovare il "Santo Graal" nella tecnica di analisi, ma ridurre i rischi della operatività (ad esempio facendo operazioni concordi col trend) e nel cercare di capitalizzare le opportunità che si presentano. Acquisendo esperienza farete investimenti migliori, più accorti e più profittevoli.

"A fool sees not the same tree that a wise man sees."
--William Blake, 1790

 

 

Quale periodo (time frame) usare?

Indipendentemente dal time frame usato nei vostri charts (daily, weekly, monthly...) i principi base dell'analisi tecnica saranno sempre applicabili.
Consideriamo il grafico seguente del Franco Svizzero (figure 3, 4, 5)

Figura 3

Franco Svizzero daily

Figura 4

Franco Svizzero weekly

Figura 5

Franco Svizzero monthly

Normalmente, più è breve il time frame considerato e più diventa difficile predire ed approfittare dei cambiamenti di prezzo (approfittare, cioè, degli short-term trends -i trend di brevissimo periodo). La difficoltà associata a brevi time frames è "bilanciata" dal fatto che avete minor tempo per prendere una decisione. Nei time frame di breve periodo spesso si utilizzano le tecniche di setup, cioè delle regole di trading da adottare al verificarsi di certe situazioni.

"While we stop and think, we often miss our opportunity."
---Publilius Syrus, 1st century B.C.

 

Le opportunità di operare si presentano in qualsiasi time frame. Difficilmente, però, si trovano dei bravi traders nello short term che non siano altrettanto bravi nel long-term. I principi fondamentali sono gli stessi. Un trader capace nel brevissimo periodo lo sarà anche nel lungo.

Spesso tra i neofiti, i new-traders, si crede che lo short term trading, lo scalping, sia il segreto del successo. Non lo è.

Lo short term trading non è, per definizione, meno rischioso del long term. Alcune persone potrebbero credere che usare una strategia long term possa generare un potenziale "large loss". Dimenticano che profitti e perdite sono proporzionali. Un sistema short term non consentirà mai di stare nel trend abbastanza a lungo da trarre un "large profit". Chiuderemo le operazioni con dei piccoli loss ma al contempo anche i gain saranno piccoli. Sommati assieme, numerosi piccoli loss equivalgono ad un unico grande loss. Quando si opera per il long term, abbiamo maggiori aspettative in termini di "misura o ampiezza del movimento del mercato". Più grande è il movimento e maggiore sarà la sua validità. Se si stesse facendo un trade di breve impostato su un pattern di breve periodo non saremmo mai in condizione di partecipare completamente al grande movimento. Sono i grandi trend che fanno i grandi soldi ("big trends make the big profit" dicono negli Stati Uniti).


Conclusioni

Ultime note da aggiungere, e che troverete anche in altre pagine di questo sito, focalizzano ulteriormente sulla fondamentale importanza di adottare la "cautela" nell'investire. Per approfondire l'argomento vi consiglio di leggere la sezione dedicata al money management.

  • Non cercate di bilanciare le vostre perdite con operazioni di "media al ribasso". Il vostro capitale ha una dimensione "finita", mentre il titolo potrebbe, nella peggiore delle ipotesi, tendere a valore zero (vedi Enron, WorldCom, Cirio, Parmalat....). Mantenete il vostro portafoglio in condizioni di efficienza.

  • Ogni volta che avete un titolo in portafoglio, giorno dopo giorno riconsiderate le motivazioni che vi hanno spinto a comprarlo e valutate se esistono anche adesso. Quando le motivazioni che vi hanno spinto all'acquisto non esisteranno più, considerate la possibilità di venderlo.

  • Non lasciatevi distrarre dai racconti degli altri investitori che conoscete. Molti, infatti, parlano e basta e non hanno effettivamente eseguito le operazioni di cui vi raccontano.

  • Gli investimenti migliori non sono quelli di cui si favoleggia nei forum, sono quelli a cui arrivate usando un ragionamento logico, razionale, che preveda una strategia di "minimize risks and maximize opportunities".

  • Studiate le basi. Molti investitori passano il tempo cercando il guadagno facile (che non esiste) invece di imparare a conoscere i fattori chiave che regolano il mercato della domanda e dell'offerta.

"Opportunities flit by while we sit regretting the chances we have lost..."
---Jerome K. Jerome, 1889